Ieri, quando mi è giunta la notizia delle dimissioni dell'esecutivo, mi sono imposto di ricordare. Tutti i cittadini, almeno gli elettori di centro sinistra, dovrebbero imporsi questo imperativo: ricordare. Ricordare infatti quello che è avvenuto in senato è doveroso per evitare che si ripetano eventi come questo. Ricordare che la politica non può essere fatta con la lama alla gola, la lama del partitello più insignificante, oppure dell'estremista più radicale. Il bene del paese non può essere perseguito con una maggioranza ostaggio. Una politica serena e costruttiva non può essere fatta così! Non possiamo certo attribuire la colpa di tutto questo all'esecutivo Prodi, che si è trovato di fronte al fatto compiuto di una legge elettorale iniqua. Iniqua perchè approvata con un colpo di maggioranza dal centro destra. Iniqua perchè esclude i cittadini dalla scelta diretta dei loro rappresentanti. Iniqua perchè riduce qualunque governo al ruolo di ostaggio di tutti i micro-partiti che ne compongono la coalizione. Iniqua perchè impedisce un sereno svolgersi della vita parlamentare, portando ogni legge sul filo del rasoio. Prodi non può cadere oggi. Non può perchè ha il dovere morale, visto che non lo ha ancora fatto, di cambiare questa legge elettorale assurda, per evitare che tutto questo non accada mai più. Per riportare nella politica la speranza che si possa fare davvero il bene del paese, dialogando, non gridando slogan. Siamo tutti arrabbiati e stufi, ma siamo anche fiduciosi che, con l'aiuto del Quirinale la situazione possa risolversi. Nel migliore dei modi possibile.
Ossequi

il conte Alfonso Noitier